La Storia
Pescina Oggi
Pescina è un Comune italiano della Provincia di L’Aquila, nella regione Abruzzo.
I suoi abitanti sono chiamati “Pescinesi”. Il comune si estende su 37,5 chilometri quadrati e conta 3.851 abitanti dall’ultimo censimento della popolazione.
La città sorge a 750 metri dal livello del mare ed è sita all’imbocco della Valle del Giovenco, tra il Parco Nazionale D’Abruzzo e il Parco Sirente-Velino. Pescina 2025 / capitale italiana cultura della cultura /città candidata Pescina è il Comune principale della Valle del Giovenco di cui fanno parte anche la frazione di Venere, i Comuni di Ortona dei Marsi, Bisegna e San Benedetto dei Marsi, anch’essi luoghi suggestivi per storia e scenario, facilmente raggiungibili da Pescina che vanta una posizione privilegiata all’interno della Valle.
La città di Pescina, inoltre, è ubicata in zona di protezione esterna del Parco Nazionale d’Abruzzo e Molise, uno tra i cinque più belli d’Europa, di cui è la “prima porta” sull’A24-A25. Pescina sorge all’imbocco della Valle del Giovenco tra il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (di cui è una delle principali porte di accesso) e il Parco Regionale Sirente Velino.
Erti sentieri e gradini guidano il visitatore verso la tomba dell’illustre scrittore, alla base del campanile della diroccata chiesa di San Berardo: “Mi piacerebbe di essere sepolto così, ai piedi del vecchio campanile di San Berardo…con una croce di ferro appoggiata al muro e la vista del Fucino in lontananza” Ignazio Silone.
Il legame che la popolazione pescinese ha con lo scrittore è rintracciabile nella creazione stessa del SENTIERO SILONE, percorso che ripercorre in qualche modo tutti i luoghi che hanno avuto per lo scrittore un valore particolare.
Si parte da Piazza Duomo, sulla quale si affaccia la Concattedrale di Santa Maria Delle Grazie a quota 737. Da qui, andando verso il Centro Storico e passando per Via Delle Botteghe, incontriamo la fontana citata anche nell’Opera Fontamara, si raggiunge la Casa Natale di Silone. Ristrutturata nel corso del 2020 e inaugurata il 26 settembre 2021, l’apertura della Casa rappresenta, in un certo senso, il ritorno della figura di Silone nel suo spazio naturale che meglio lo rappresenta. Il Cammino Siloniano prosegue verso l’attuale complesso che ospita il Teatro San Francesco. Adibito a carcere nel periodo in cui lo scrittore era ragazzo, divenne successivamente sede della Lega dei Contadini e qui Silone iniziò il suo impegno politico. La scritta “W Scellingo” su un portone del Centro Storico, richiama l’episodio narrato da Silone in Uscita di Sicurezza. Costeggiando gli imponenti ruderi del Palazzo Malvino Malvezzi in rovina dal terremoto del 1915, si giunge alla Casa Museo Mazzarino. Da qui si scende lungo le rive del fiume Giovenco, attraversandolo su un ponte in pietra. Un comodo percorso che sale a sinistra arriva fino alla Croce dei Passionisti a quota 810 metri, che offre un bellissimo colpo d’occhio sulla vallata e sul paese. Dalla Croce inizia la discesa tra campi coltivati e gli alberi da frutto fino a giungere allo storico edificio della Filanda, che forse ha ispirato alcune descrizioni inserite nel romanzo “Il segreto di Luca”. Proseguendo il sentiero, si costeggia il corso del fiume Giovenco tra salici e cespugli fino a giungere ad uno spiazzo erboso della Vecchia Officina. Da qui il sentiero scende per poi risalire fino ai ruderi della Centrale Elettrica Comunale dismessa ed abbandonata nel 1965. Ripercorrendo in senso contrario un pezzo della strada si arriva in un bosco chiamato La Selva, descritto da Silone nel libro “Una Manciata di More”. Attraversando prati, piccoli boschi e una conca si raggiunge quota 975 e lo sguardo spazia: ci troviamo nel punto più panoramico del sentiero. In direzione Sud individuiamo la Contrada Dei Serpari, presente in “Fontamara” e da cui è possibile iniziare la discesa per rientrare in Paese. Lungo questa discesa si incontra la Chiesa Della Madonna Del Carmine, a navata unica posta sotto i resti della Torre Piccolomini.